Gli Amici del Quarto

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Il battaglione Alpini Monte Cervino (nappina rossa), viene costituito come battaglione di milizia mobile nel novembre 1915 dal deposito del 4° rgt alpini. Alla sua costituzione il battaglione inquadra la sola 133^ compagnia, integrata poi a partire dal 1916 dalle compagnie 87^ e 103^, cedute dal battaglione alpini Aosta. Primo comandante il magg. Carlo De Angelis. Dopo un periodo d'addestramento a Tirano nell'aprile 1916 viene schierato sull'Altipiano d'Asiago. Il 15 maggio ebbe il battesimo del fuoco con la 103^ cp impegnata in prima linea sulla dorsale di Cima Bisorte e Passo Borcola. Dopo aspri scontri venne sopraffatta ed il magg. De Angelis catturato; venne sostituito dal Cap. Picco poi dal Magg. Baratta. Anche le altre due compagnie sono pesantemente coinvolte ma riescono a ripiegare in difesa dei Passi Alberghetti ed Ometto. Esaurita la spinta offensiva austro-ungarica, le truppe italiane contrattaccano sul Pasubio, sul Monte Vodice e nella zona del Grappa. Il Cervino partecipa ai combattimenti in Val Caldiera e Val Posina. Alla fine del 1917 ritorna sul fronte dell'Isonzo e sul Vodice. Cade in combattimento il comandante del battaglione Federico Saudino al quale succede il magg. Fenoglietto. A metà novembre è schierato i difesa delle Melette di Gallio. Dopo avere respinto numerosi attacchi e subito sanguinose perdite, ritorna nelle retrovie per un periodo di riposo e riordino. E' quindi impegnato nei combattimenti di Monte Fior e Monte Castelgomberto dove si sacrificano 2/3 del battaglione (30 ufficiali e quasi 1000 alpini). Per le operazioni svolte tra la fine del 1916 e nel 1917 venne assegnata la medaglia d'Argento al Valor Militare. Dopo una lunga ricostruzione ritorna sul Pasubio. Rilevato dal Btg Aosta, godrà di un periodo di riposo a Recoaro. Il 24 ottobre 1918 è a Fontana Secca in zona del Grappa; dopo gli ultimi combattimenti, il 4 novembre è a Mugnai presso Feltre, dove festeggia la fine delle ostilità. Cessate ne necessità della guerra, venne sciolto nel 1919. 
Riprese vita nell'inverso del 1940 come battaglione alpini sciatori (nappina blu), inquadrando la 1^ e la 2^ compagnia. Prese quindi parte alle operazione di guerra sul fronte greco-albanese; per le operazione svolte su questo fronte venne assegnata la medaglia d'argento al Valor Militare. Nel maggio 1941 venne nuovamente sciolto. Riprese vita nel novembre 1942 (nappina rossa) con due compagnie sciatori e l'80^ compagnia armi d'accompagnamento. Prese parte alla Campagna di Russia ove si distinse particolarmente in diverse operazioni. Per le operazioni sul fronte russo venne assegnata la medaglia d'Oro al Valor Militare. Nel 1943 rientrò in Italia e venne assegnato al XX raggruppamento alpini sciatori, ma non venne impegnato in nessuna operazione bellica. L'armistizio colse il battaglione in Francia dove venne catturato dalle truppe tedesche ad eccezione dell'80^ compagnia.
Il 1° gennaio 1990 per modifica di denominazione della preesistente compagnia, coctituita nel 1964 in Bolzano presso la caserma "Luigi Cadorna",  con personale dei disciolti plotoni alpini paracadutisti delle Brigate Alpine, nasce la compagnia alpini paracadutisti Monte Cervino.
Nei primi anni '70 la compagnia è trasferita presso la "Mercanti" di San Michele Appiano (Bz). La compagnia alpini paracadutisti Monte Cervino viene impiegata nel 1993 in Mozambico. Il 14 luglio del 1996 la compagnia alpini paracadutisti del 4° Corpo d'Armata Alpino viene elevata al rango di battaglione, assumendo quindi la denominazione di Battaglione Alpini Paracadutisti Monte Cervino,  trasferendosi nel contempo presso la caserma "Vittorio Veneto" di Bolzano.
Con decreto del 28 novembre 1996 viene concessa la bandiera di guerra che il 10 aprile 1997 è effettivamente consegnata. Dal 1997 il  Monte Cervino viene impiegato in Bosnia, nel 1997 e 1998 partecipa all'operazione Forza Paris. Nel 2002 partecipa alle operazione contro il terrorismo in Afghanistan. A partire dal 2004 aliquote di personale partecipano alle operazioni in Iraq.
 Il 25 settembre 2004 il battaglione entra a far parte del ricostituito 4° reggimento alpini paracadutisti, alle dirette dipendenze del Comando Truppe Alpine. Il reggimento con sede a Bolzano è attualmente composto dal comando reggimento e dal battaglione alpini paracadutisti Monte Cervino su tre compagnie più una compagnie comando e supporto logistico "Aquile".
Comandanti del cpg dal 1964 al 1996: Capitani: Franco Ciarletta, Quinto Metello Cigalla Fulgosi, Armando Novelli, Piercorrado Meano, Fausto Macor, Maurizio Pozzi, Michele Pellegrino, Ignazio Gamba e Carlo Sardi.
Comandanti del Btg dal 1996 al 2009: Ten.Col. Antonio Bettelli, Marcello Bellacicco, Dario Ranieri, Michele Pellegrino, Ignazio Gamba, Ivam Caruso, Stefano Gallonetto, Carlo sardi, Giuseppe Montalto, Magg. Massimo Daves.
 
RICOMPENSE CONCESSE
Medaglia d'Oro al valor militare (per il battaglione sciatori Monte Cervino)
Battaglione sciatori alpini, fuso in un granitico blocco di energie e di arditismo alpino, in dodici mesi di campagna russa ha dato  ininterrotte prove di eccezionale valore e di impareggiabile spirito di sacrificio. Incrollabile nella difesa, impetuoso e travolgente  nell'offesa, ha sempre raggiunto le mete indicategli. Nella grande offensiva invernale russa scrive fulgide pagine di storia. Sostiene per  primo l'urto di imponenti masse di fanteria sostenute da unità corazzate che hanno travolto la resistenza del fronte; le contiene con  una  difesa attiva ed ardita, le inchioda al terreno fino a quando arrivano rinforzi che gli consentono una tregua dopo un   combattimento di due settimane compiuto senza soste, senza riparo, in condizioni di clima eccezionalmente avverso. Accerchiato da   forze agguerrite di fanteria e blindate, benché ridotto a pochi superstiti in buona parte feriti, congelati ed esausti, sostiene una lotta   disperata e col valore di tutti ed il sacrificio di molti, riesce a rompere il cerchio di ferro e di fuoco. In seguito continua a marciare   nella sterminbata pianura nevosa,  supera tutti gli ostacoli che si frappongono al suo andare, tiene in rispetto il nemico che lo incalza,  e, sparuta scolta, raggiunge le linee alleate in una aureola di vittoria uguale a quella delle più alte tradizioni alpine e della stirpe.  (Olkowactka-Quota 176 - Klinowiy-Brody-Jahodnj-Jwanowka-Quota 204-Kolkos Seleni Iar-Rossoch-Olikowatka ( Russia, febbraio 1942 - febbraio 1943)
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Il battaglione Monte Cervino, sotto una tempesta di fuoco, stremato di numero ma non di forza, resisteva accanitamente in grave  situazione a soverchianti forze nemiche, coprendosi di gloria, a prezzo di purissimo sangue, per la sovrumana passione eroica dei suoi  alpini che dettero sempre fulgido esempio del più alto spirito di sacrificio. (Melette, 17-26 novembre 1917; M. Bisorte, maggio  1916; Bodrez, 15-18 maggio 1917; M. Vodice,  26-30 maggio 1917; M. Fior, 4 dicembre 1917)
Medaglia d'Argento al Valor Militare (per il battaglione Monte Cervino)
Durante tre mesi e in una situazione particolarmente delicata, con mirabile spirito di sacrificio e fede incrollabile, vincendo i rigori di un  duro inverno, manteneva il possesso di un ampio fronte di alta montagna, aspramente conteso da forze soverchianti. Presente  ovunque, ardito nella tormenta della montagna e nella tormenta del fuoco, con indomito valore opponeva tenace resistenza, stroncando l'impeto del fuoco nemico in cruenti attacchi e piombando fulmineo sui fianchi e sul tergo dell'avversario, rompendone le  formazioni. Dimostrava così che più che il numero e l'arma vale il coraggio. (Fronte Greco, 10 gennaio 1941 - 23 aprile 1941)
 
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